L'emergere di DeepSeek della Cina ha avuto un impatto significativo sul settore dell'intelligenza artificiale, creando nuove ed entusiasmanti possibilità per le aziende spaziali che esplorano l'uso dell'IA nello spazio. L'IA è fondamentale per raggiungere una vera autonomia orbitale e gestire il dominio spaziale sempre più affollato. Mentre aziende come Loft Orbital stanno integrando l'IA, l'adozione diffusa nel settore è ancora nelle sue prime fasi.
DeepSeek vanta prestazioni elevate con requisiti computazionali sostanzialmente inferiori rispetto ad altri modelli di IA generativa. Questa efficienza è vitale per le applicazioni spaziali a causa della limitata larghezza di banda e della potenza di elaborazione di bordo. La sua natura open-source accelera ulteriormente l'innovazione più ampia nel campo dell'IA. Se DeepSeek può funzionare in modo efficiente su dispositivi edge o all'interno di modelli più piccoli, il processo decisionale in tempo reale basato sull'IA diventa più pratico per i satelliti autonomi, l'esplorazione dello spazio profondo e gli ambienti con risorse limitate.
Douglas Marsh, CEO di Martian Sky Industries, un'azienda che utilizza l'IA per la tecnologia di mitigazione dei detriti orbitali, ritiene che le innovazioni di DeepSeek potrebbero spingere i modelli linguistici di grandi dimensioni nello spazio, aumentando l'autonomia. “Se si riescono a ottenere sistemi che si parlano tra loro - che sono addestrati e hanno una sorta di involucro attorno ad essi che essenzialmente definisce cosa stanno guardando, cosa fanno e cosa elaborano - si possono iniziare ad automatizzare ulteriormente i sistemi”, ha dichiarato Marsh alla conferenza SpaceCom il 30 gennaio.
Isaac Passmore, tecnologist fellow presso ASRC Federal, sottolinea che, sebbene le capacità di DeepSeek non siano superiori ad altre piattaforme di IA generativa, la sua velocità di addestramento rapida rappresenta una svolta importante. “Significa che puoi risolvere i problemi più velocemente”, ha osservato Passmore durante un panel di SpaceCom. Si aspetta interruzioni più frequenti nel panorama dell'IA, prevedendo un altro “momento DeepSeek” entro i prossimi 18 mesi.