Iridium Communications sta studiando il potenziale dei piccoli satelliti per dimostrare tecnologie all'avanguardia di Posizionamento, Navigazione e Temporizzazione (PNT). Il CEO Matt Desch ha rivelato questa esplorazione durante lo Smallsat Symposium nella Silicon Valley il 4 febbraio. “Forse dobbiamo occuparci di piccoli satelliti per un po'”, ha riflettuto Desch, “anche solo in una fase sperimentale [mettendo in orbita] alcuni satelliti.”
Questa iniziativa mira anche a migliorare le comunicazioni dei piloti attraverso un sistema radio a frequenza molto alta (VHF) sviluppato in collaborazione con Aireon, una società che già sfrutta la rete satellitare di Iridium per la sorveglianza aerea. Iridium attualmente gestisce 66 satelliti Iridium Next in orbita terrestre bassa (LEO) per la connettività a banda L, integrati da satelliti di riserva. Una valutazione ingegneristica dello scorso anno indica che l'attuale costellazione rimarrà operativa almeno fino al 2035. “Il bello è che non dobbiamo investire molti soldi per un po'”, ha osservato Desch.
I satelliti Iridium Next, del peso di circa 860 chilogrammi, sono considerevolmente più grandi dei piccoli satelliti comunemente usati per le comunicazioni LEO (tipicamente da poche decine a qualche centinaio di chilogrammi). Mentre i satelliti più piccoli offrono una distribuzione più rapida ed economica, i satelliti più grandi di Iridium sono costruiti per la longevità, supportando la sua rete globale e interconnessa. Tuttavia, Desch ha chiarito che i piani per la distribuzione di satelliti prima del successore di Iridium Next sono ancora agli inizi. “Nessuna nuova costellazione a questo punto”, ha confermato via email.