SpaceX ha ricevuto un contratto da NASA per il lancio della sonda Pandora, una piccola missione scientifica dedicata agli esopianeti. Il lancio, previsto per settembre al più presto, sfrutterà un accordo di condivisione del carico utile tramite il contratto NASA Venture-class Acquisition of Dedicated and Rideshare (VADR). Questo contratto facilita il lancio di missioni più piccole con maggiore tolleranza al rischio.

Pandora, una piccola missione satellitare nell'ambito del programma Astrophysics Pioneers della NASA, è equipaggiata con un telescopio da 45 centimetri dotato di rivelatori ottici e infrarossi. La sua missione: osservare 20 stelle note per ospitare esopianeti per un periodo di un anno. "L'obiettivo principale di Pandora è quello di sondare le atmosfere degli esopianeti utilizzando la spettroscopia di trasmissione", ha spiegato Elisa Quintana, principal investigator della missione, durante una presentazione dell'11 gennaio all'Exoplanet Exploration Program Analysis Group (ExoPAG).

L'obiettivo cruciale della missione è accertare se le firme spettrali osservate in alcuni esopianeti siano attribuibili alla presenza di idrogeno o acqua nelle loro atmosfere, o se queste firme derivino dalla variabilità stellare. "Le stelle non sono uniformi", ha sottolineato Quintana, evidenziando il ruolo di Pandora come "essenzialmente uno strumento di calibrazione per aiutare ad affrontare questo problema."

Sebbene l'annuncio della NASA non abbia specificato una data di lancio o il valore del contratto, Quintana ha indicato che è previsto un lancio a settembre come carico utile condiviso. Pandora, classificata come veicolo spaziale di classe ESPA Grande (fino a 320 chilogrammi), è progettata per un'orbita eliosincrona, suggerendo un lancio tramite le missioni di condivisione del carico utile Transporter di SpaceX. Né la NASA né SpaceX hanno fornito ulteriori dettagli sulle specifiche del lancio.