La trasformazione digitale che sta investendo l'industria del broadcasting presenta una sfida significativa: proteggere i sistemi di broadcasting legacy. Questi sistemi più vecchi, cruciali per le operazioni quotidiane, mancano delle funzionalità di sicurezza necessarie nel mondo interconnesso di oggi. “I sistemi legacy spesso gestiscono parti vitali della produzione, ma non sono stati progettati per le minacce odierne,” osserva Eric Elbaz, principal strategic engagement manager presso Akamai. “Smantellarli potrebbe essere troppo dirompente, quindi i broadcaster stanno utilizzando strategie come la micro-segmentazione e gli overlay sicuri per mantenerli operativi in sicurezza insieme a strumenti più recenti e sicuri.”

La micro-segmentazione, un approccio alla sicurezza di rete, isola i segmenti per contenere le violazioni. Questo è fondamentale per proteggere i sistemi più vecchi che non possono essere aggiornati immediatamente. “L'implementazione di questi protocolli è fondamentale per migliorare la sicurezza,” afferma Sam Peterson, COO di Bitcentral, sottolineando la necessità di integrare protocolli di sicurezza moderni. “Collaborando con un vendor esperto nella modernizzazione dei sistemi legacy, i broadcaster possono mantenere la continuità operativa rafforzando al contempo le proprie difese di sicurezza, garantendo che anche i sistemi obsoleti non siano punti di ingresso vulnerabili per le minacce informatiche,” aggiunge Peterson.

Il problema si estende oltre le singole workstation. Apparecchiature specializzate come l'automazione del playout e i sistemi di controllo master, spesso con software più vecchio, rappresentano rischi significativi per la sicurezza a causa delle limitazioni di patching. Gli audit di sicurezza regolari sono cruciali. “Gli audit aiutano i broadcaster a individuare i punti ciechi che gli attaccanti potrebbero sfruttare,” spiega Elbaz. “Non si tratta solo di spuntare una casella di conformità, ma di scoprire API non protette, connessioni vendor non monitorate o script legacy lasciati in esecuzione in background.”

La Trusted Partner Network (TPN) promuove misure proattive. “Gli audit regolari forniscono informazioni sui potenziali rischi e rafforzano un approccio proattivo alla protezione dei contenuti. Gli audit di sicurezza informatica aiutano a identificare le vulnerabilità nei sistemi, nel flusso di lavoro e nei controlli di accesso, garantendo che le misure di sicurezza siano allineate agli standard del settore,” afferma Terri Davies, presidente del TPN.

I dati del settore sottolineano l'urgenza. Il sondaggio di NewscastStudio ha classificato l'aggiornamento delle infrastrutture obsolete come priorità assoluta, rivelando una fiducia in calo nell'adattamento tecnologico del settore. Un rapporto di Dalet e Caretta Research evidenzia inoltre i sistemi legacy come un importante ostacolo all'efficienza del flusso di lavoro (45% dei rispondenti), e il sondaggio M-Connect di Mediagenix mostra che il 55% delle organizzazioni mediatiche si trova nelle prime fasi della trasformazione digitale.

I broadcaster stanno adottando strategie di sicurezza multistrato. Tuttavia, la transizione dai sistemi legacy richiede una pianificazione attenta, bilanciando sicurezza, esigenze operative e budget. I vendor di terze parti sono essenziali. “I vendor e i servizi di terze parti sono contributori chiave alla sicurezza informatica degli ambienti di broadcasting,” afferma Mélanie Langlois, product manager presso Viaccess-Orca. “La loro esperienza nella distribuzione di soluzioni integrate e adattabili consente ai broadcaster di affrontare diverse sfide di sicurezza, soprattutto mentre il panorama delle minacce digitali continua a evolversi.”

Si consiglia un approccio graduale alla sicurezza dei sistemi legacy, a partire da una valutazione del rischio e procedendo attraverso miglioramenti graduali. Questo bilancia la sicurezza con la continuità operativa.