La sussidiaria di Boeing, Millennium Space Systems, sta aumentando drasticamente la propria capacità di produzione di satelliti. L'amministratore delegato Tony Gingiss spiega: “Siamo a un punto di svolta in cui dobbiamo dimostrare di poter portare a termine queste missioni nel tempo previsto.” L'azienda prevede di incrementare la produzione da uno o due satelliti al mese a sei o dodici. Questo rappresenta una significativa espansione per un settore tradizionalmente caratterizzato da una produzione lenta e a basso volume.
Con sede a El Segundo, in California, Millennium Space impiega circa 1.000 persone e sta espandendo la propria area di produzione da 22.000 piedi quadrati a quasi 42.000 piedi quadrati. Questa crescita segnala un passaggio da costruttore di nicchia a struttura di produzione ad alto volume. L'espansione di Millennium è alimentata esclusivamente da programmi militari; attualmente non ha operazioni commerciali, sebbene una piccola parte del suo lavoro riguardi progetti spaziali civili, come due veicoli spaziali recentemente consegnati per una missione della NASA incentrata sul meteo spaziale.
Un fattore chiave di questa espansione è un contratto da 414 milioni di dollari per costruire e gestire otto satelliti per il tracciamento missilistico, noti come "Foo Fighter", equipaggiati con sensori a infrarossi avanzati. Una nuova struttura dedicata a questo progetto è in costruzione all'interno del campus satellitare di Boeing. Inoltre, Millennium sta lavorando su un ordine di quasi un miliardo di dollari per 12 satelliti per il tracciamento missilistico per la U.S. Space Force, che opereranno in orbita terrestre media (MEO). Contratti aggiuntivi riguardano satelliti classificati.
Gingiss, un esperto dirigente del settore aerospaziale, si è unito a Millennium in un momento critico per la produzione di satelliti. Afferma: “L'ambiente è cambiato… Non è più sufficiente essere veloci, economici o bravi: ci si aspetta di essere tutte e tre le cose.” Questo contrasta con il motto della NASA degli anni '90 "più veloce, migliore, più economico", dove, come osserva Gingiss, "si potevano sceglierne due". Le attuali tensioni geopolitiche e la crescente domanda di capacità satellitari richiedono l'eccellenza in tutti gli aspetti.
Gingiss ha supervisionato i miglioramenti dei processi della catena di approvvigionamento. Sebbene le carenze più significative legate alla pandemia si siano attenuate, sono emerse nuove sfide, principalmente nell'elettronica avanzata e nei materiali di qualità spaziale. Queste sfide coincidono con l'aumento delle tensioni commerciali globali. Nonostante questi venti contrari, Gingiss vede progressi nella capacità dell'industria spaziale di utilizzare tecnologie commerciali provenienti da diversi settori.
Gingiss evidenzia i vantaggi e gli svantaggi di questo approccio: “Il bello di condividere componenti con altre industrie è che sono più ampiamente disponibili. In genere si può ottenere un prezzo migliore. Ma lo svantaggio può essere che, se c'è un'alta domanda in altre industrie che forse hanno margini di profitto maggiori, si potrebbe competere contro una fornitura limitata.” Per gestire questo, Millennium dà priorità all'utilizzo di componenti comuni in tutti i suoi programmi satellitari.