Sinclair Broadcast Group ha presentato ampi commenti alla Federal Communications Commission (FCC), spingendo per una significativa deregolamentazione delle norme sulla proprietà delle emittenti e una transizione più rapida al NextGen TV (ATSC 3.0). La loro presentazione dell'11 aprile, in risposta all'iniziativa "Delete, Delete, Delete" della FCC, sostiene che le emittenti si trovano di fronte a un campo di gioco non uniforme rispetto alle piattaforme Big Tech in gran parte non regolamentate.

“Le emittenti stanno competendo con Big Media e con nuovi entranti Big Tech iperpotenti e non regolamentati con le mani legate dietro la schiena a causa di strutture normative arcaiche che non riflettono le attuali condizioni competitive”, ha dichiarato Sinclair. Il gruppo dà priorità all'eliminazione dei limiti di proprietà sia locali che nazionali.

Sinclair sostiene che il limite di proprietà nazionale, che limita la proprietà a stazioni che raggiungono meno del 39% delle famiglie statunitensi, è difettoso. “La Commissione è infatti tenuta, dal chiaro linguaggio della legge, a ridurre o eliminare i vincoli normativi alla luce della concorrenza per servire l'interesse pubblico”, hanno dichiarato, facendo riferimento al mandato di revisione quadriennale della FCC.

Sinclair sottolinea lo svantaggio competitivo: “Una vera portata nazionale è un'opportunità accessibile a praticamente tutte le piattaforme di programmazione video diverse dalla televisione broadcast, ponendo le emittenti in un grave svantaggio competitivo”. Avvertono che il mantenimento delle normative attuali mette a rischio il giornalismo locale, portando potenzialmente a tagli di bilancio che rispecchiano le chiusure dei giornali.

Sinclair appoggia la petizione della National Association of Broadcasters per una scadenza per la transizione ad ATSC 3.0 (i primi 55 mercati entro febbraio 2028, gli altri entro febbraio 2030), suggerendo modifiche alle norme per una più agevole implementazione. “Le emittenti avranno bisogno di una maggiore flessibilità nelle modalità di hosting per poter estendere la transizione ai mercati rimanenti (più complessi)”, hanno osservato.

Inoltre, Sinclair cerca modifiche ai requisiti per i programmi per bambini e alle normative sui file pubblici. Propongono di concedere alle emittenti maggiore discrezionalità per quanto riguarda la programmazione E/I ed eliminare la Sezione 73.3526, ritenendo inutili molti obblighi relativi ai file pubblici.

David Gibber, EVP e Chief Legal Officer di Sinclair, e un consulente esterno hanno firmato i commenti, sottolineando che le normative attuali minacciano “la futura fattibilità di molte stazioni e delle notizie locali” “ostacolando la capacità delle emittenti televisive di operare e competere su larga scala”. Sinclair evidenzia la massiccia disparità di potere di mercato, rilevando le stime degli analisti che valutano YouTube tra 475 e 550 miliardi di dollari, superando l'intero settore delle emittenti locali. Evidenziano inoltre che le entrate pubblicitarie statunitensi di Google, Meta e Amazon superano individualmente le entrate pubblicitarie combinate dell'intero settore delle emittenti locali, con una quota di entrate pubblicitarie globali combinata che raggiunge il 51% nel 2024.