Star Catcher Industries ha annunciato un'importante svolta nello sviluppo di una rete elettrica spaziale. Il 21 marzo, la società ha trasmesso con successo energia solare concentrata per oltre 100 metri a pannelli solari satellitari presso l'EverBank Stadium in Florida. Questo ha segnato il primo test end-to-end della loro tecnologia di trasmissione di energia.
La startup di Jacksonville, Florida, ha alimentato diversi pannelli solari standard, dimostrando la fattibilità della propria visione senza richiedere modifiche ai satelliti esistenti. “Questa dimostrazione segna il primo test end-to-end della nostra tecnologia di trasmissione di energia spaziale, dimostrando che possiamo raccogliere e trasmettere energia in modalità wireless con la precisione necessaria per le applicazioni spaziali”, ha affermato Andrew Rush, co-fondatore e CEO di Star Catcher. “Il successo di oggi ci avvicina all'eliminazione dei vincoli energetici nello spazio e all'apertura di nuove capacità per i satelliti e i clienti che servono.”
Sebbene la società non abbia rivelato l'esatta potenza trasmessa, prevede una dimostrazione più ampia questa estate presso un ex sito di atterraggio dello Space Shuttle a Cape Canaveral. Questo test mira a trasmettere centinaia di watt di energia su un chilometro a più satelliti simulati. Sebbene i test attuali utilizzino array stazionari, Star Catcher prevede una rete di 200 satelliti per la trasmissione di energia in orbita terrestre bassa (LEO), fornendo energia ad altri veicoli spaziali che operano anche in LEO.
Star Catcher non ha ancora stabilito una tempistica per la sua prima dimostrazione in orbita o l'inizio dei servizi commerciali. Tuttavia, questo test di successo a terra rappresenta un significativo passo avanti nello sviluppo di una soluzione energetica rivoluzionaria per lo spazio.