Technicolor Creative Studios sta affrontando significative difficoltà finanziarie, che hanno portato alla chiusura dei suoi uffici negli Stati Uniti per The Mill, MPC Advertising e Mikros Animation. Queste chiusure, che colpiranno il personale a New York, Los Angeles e Chicago, dovrebbero iniziare già da lunedì. Questo segue l'annuncio che la sussidiaria britannica della società, Technicolor Creative Studios UK Limited, presenterà domanda di amministrazione, mentre le sue operazioni francesi entreranno in amministrazione controllata.

In una lettera ai dipendenti del Regno Unito, Technicolor Group ha attribuito le sue difficoltà finanziarie alle sfide del recupero post-pandemia, ai costi associati alla separazione dalla sua precedente società madre e alle interruzioni derivanti dallo sciopero degli sceneggiatori di Hollywood. Ai dipendenti del Regno Unito è stato chiesto di rimanere a casa mentre gli amministratori di Interpath Advisory valutano la situazione. Una lettera simile al personale statunitense ha dettagliato i tentativi infruttuosi di ristrutturazione, di reperimento di investimenti e di esplorazione di opportunità di acquisizione. La lettera includeva un avviso previsto dalla legge WARN (Worker Adjustment and Retraining Notification) Act, che affermava: “Nonostante gli sforzi esaustivi, comprese le iniziative di ristrutturazione, le discussioni con potenziali investitori e l'esplorazione di opportunità di acquisizione, non siamo riusciti a garantire una via d'uscita praticabile. Sfortunatamente, questo ci lascia senza alternative se non quella di riconoscere che la società potrebbe essere costretta a chiudere.”

L'impatto sull'industria degli effetti visivi sarà sostanziale, visti i ruoli significativi di MPC e The Mill. I progetti notevoli di MPC includono “Mufasa: Il Re Leone” della Disney, “Il Libro della Giungla” e “Il Re Leone”, insieme a film imminenti come “Biancaneve”, “Lilo & Stitch” e “Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Due”. Mikros Animation ha contribuito a “Tartarughe Ninja: Caos Mutante”. Mentre il numero esatto di perdite di posti di lavoro rimane sconosciuto, Technicolor Group impiega oltre 10.000 persone in tutto il mondo.

La storia dell'azienda include numerose ristrutturazioni e cambiamenti di gestione dalla sua dichiarazione di fallimento del Capitolo 15 del 2020. Nel 2021, ha venduto la sua divisione di post-produzione a Streamland Media e nel 2022 ha rilanciato marchi come MPC sotto Technicolor Creative Services. Questi recenti eventi rappresentano un significativo passo indietro per le industrie degli effetti visivi e della post-produzione, lasciando numerosi progetti e il futuro di migliaia di dipendenti incerti.