Il settore delle produzioni televisive di alta qualità nel Regno Unito sta affrontando una crisi, secondo un nuovo rapporto del Comitato Cultura, Media e Sport (CMS). Il rapporto chiede un pacchetto urgente di aiuti per raggiungere l'obiettivo del governo di rendere il Regno Unito il miglior luogo per realizzare film e televisione high-end. Evidenzia un calo della produzione nazionale di contenuti britannici culturalmente distintivi, cruciale per l'identità del Regno Unito, il dibattito nazionale e la formazione di nuovi talenti. Questo declino non ha tenuto il passo con la crescita delle produzioni su larga scala finanziate e controllate a livello internazionale.

Dame Caroline Dinenage MP, Presidente del Comitato CMS, ha dichiarato: “Mentre gli streamer come Netflix e Amazon si sono dimostrati un'aggiunta preziosa per l'industria e l'economia, a meno che il governo non intervenga urgentemente per riequilibrare le condizioni di gioco, per ogni Adolescence che arricchisce il dibattito nazionale, ci saranno innumerevoli storie tipicamente britanniche che non arriveranno mai sui nostri schermi.” Il Comitato propone incentivi fiscali migliorati per la televisione high-end nazionale e un'imposta del 5% sui ricavi degli abbonati nel Regno Unito degli streamer per creare un fondo culturale. Questo fondo, amministrato dal BFI, sosterrà la produzione nazionale. Se l'industria non crea volontariamente questo fondo entro un anno, il governo dovrebbe introdurre un'imposta obbligatoria.

Peter Kosminsky, regista di Wolf Hall e Stonehenge Films, ha commentato: “Accolgo con grande favore il fatto che il comitato selezionato del CMS abbia approvato la richiesta di un'imposta del 5% sui ricavi degli streamer per sostenere la televisione high-end della radiotelevisione pubblica. Questa è una cosa coraggiosa da fare nell'attuale clima politico ed è assolutamente la soluzione giusta.” “Tuttavia, credo sia importante precisare che il fondo creato da questa imposta dovrebbe essere disponibile solo per le produzioni commissionate o co-commissionate da un'emittente televisiva pubblica. Per quanto ne so, questo non è chiarito nel rapporto ed è un aspetto essenziale della soluzione dell'imposta del 5% ai problemi che il nostro settore deve affrontare.”

Il rapporto riconosce il credito d'imposta per i film indipendenti introdotto l'anno scorso, ma sostiene che sono necessarie ulteriori azioni. Il Comitato chiede un credito d'imposta per sostenere la distribuzione di film a basso budget e avverte che, senza intervento, i problemi del cinema indipendente si diffonderanno nel settore della televisione high-end nazionale. La crescente concorrenza delle produzioni estere sta facendo aumentare i costi, i modelli di ricavi stanno cambiando a causa delle condizioni degli streamer e i budget di commissionamento delle emittenti televisive pubbliche si stanno riducendo.