Iridium è ora un passo più vicina a consentire agli smartphone di massa di connettersi ai suoi satelliti, ha annunciato la società dopo aver ottenuto il permesso di far progredire la sua strategia diretta da dispositivo a dispositivo, Project Stardust.

Il 3rd Generation Partnership Project (3GPP), il consorzio che stabilisce gli standard globali di comunicazione per il 5G, ha approvato la proposta di Iridium per includere la connettività spaziale Narrowband Internet of Things (NB-IoT) come elemento di lavoro ufficiale nei suoi standard Release 19.

L'approvazione consentirà prove e dimostrazioni che mostrano come i dispositivi che utilizzano chip standard del settore potrebbero utilizzare la rete di Iridium per i servizi di messaggistica e SOS al di fuori della copertura cellulare. Il portavoce di Iridium Jordan Hassin ha detto via email che alcuni produttori potrebbero voler produrre chip integrati prima del prossimo ciclo di standard del 3GPP, previsto per il quarto trimestre del 2025, ora che la proposta della società è uno degli elementi formali da includere nella Release 17.

In precedenza, Iridium aveva pianificato di implementare servizi diretti da dispositivo a dispositivo proprietari per i dispositivi Android in collaborazione con il produttore di chip Qualcomm. Tuttavia, Qualcomm ha cancellato i piani per realizzare chip specializzati per la costellazione lo scorso anno dopo non essere riuscito a coinvolgere i produttori di smartphone e altri dispositivi.

“Siamo già ben avviati nello sviluppo della nostra tecnologia e siamo entusiasti dei nostri progressi e di vedere così tanto entusiasmo dalla comunità 3GPP”, ha affermato il chief technology officer di Iridium Greg Pelton. “Come servizio basato su cloud alimentato dalla flessibilità dei nostri satelliti software-defined e basato su standard di settore riconosciuti, siamo stati in grado di partire con un inizio super veloce.”

Iridium ha affermato di aver già dimostrato la sua capacità diretta da dispositivo a dispositivo in un ambiente di laboratorio e sta pianificando di testare il suo servizio, ora chiamato Iridium NTN (rete non terrestre) Direct, all'inizio del 2024.

Iridium afferma che la sua costellazione LEO può consentire una connessione a bassa potenza rispetto all'utilizzo di satelliti geostazionari, che sono più lontani dalla Terra.

La società di telecomunicazioni statunitense Verizon sta pianificando di lanciare servizi di testo e localizzazione di emergenza abilitati dallo spazio per smartphone Android che possono connettersi a satelliti geostazionari a banda L tramite i chipset più recenti basati su standard. Nel frattempo, il rivale dei servizi satellitari mobili di Iridium, Globalstar, utilizza la sua rete a banda L per abilitare i servizi SOS sugli ultimi iPhone di Apple dal 2022.

Aziende come SpaceX, AST SpaceMobile e Lynk Global stanno sviluppando costellazioni LEO che possono raggiungere gli smartphone già in circolazione utilizzando lo spettro dai partner cellulari.