Un recente rapporto del Reuters Institute for the Study of Journalism fa luce sull'evoluzione del rapporto tra il pubblico e le notifiche di notizie mobili. Un sorprendente 79% degli utenti di smartphone non riceve alcuna notifica di notizie in una settimana tipo. Di questo gruppo, un consistente 43% le ha disabilitate attivamente, citando un volume eccessivo, irrilevanza o esaurimento emotivo.

Redatto da Nic Newman e pubblicato il 17 giugno, il rapporto descrive le sfide affrontate dalle notifiche di notizie nonostante la loro efficacia nel promuovere la fedeltà degli utenti e l'engagement delle app. La crescente competizione per l'attenzione sui dispositivi mobili e la diffusa stanchezza da notifiche sono fattori chiave. Gli editori stanno rispondendo attivamente implementando strategie per controllare la frequenza delle notifiche e migliorarne la pertinenza. The Times di Londra, ad esempio, si limita a quattro notifiche giornaliere, mentre il Financial Times offre notifiche personalizzate in base alle preferenze del lettore. BBC News, che vanta un'elevata adozione di app nel Regno Unito, invia fino a 10 notifiche al giorno, dando priorità alle notizie urgenti nazionali e internazionali.

Al contrario, alcuni organi di informazione, tra cui CNN Indonesia e diverse app di aggregazione, potrebbero inviare fino a 50 notifiche al giorno. Nonostante questa saturazione, le notifiche di notizie hanno registrato una crescita dal 2014, in particolare negli Stati Uniti e nel Regno Unito, dove l'utilizzo settimanale è passato da percentuali a una cifra a 23 e 18 percento, rispettivamente. Tuttavia, gran parte di questa crescita precede il 2017.

In vari mercati, gli utenti hanno espresso frustrazione per le notifiche percepite come eccessive, irrilevanti o fuorvianti. Alcuni hanno anche disapprovato le notifiche che richiedevano abbonamenti per accedere agli articoli completi, in particolare su piattaforme come Apple News. Anche il disagio emotivo provocato da argomenti di notizie sensibili ha contribuito alla disattivazione delle notifiche. La frammentazione delle fonti di notifica è evidente negli Stati Uniti, dove l'utilizzo settimanale è aumentato dal 6% nel 2014 al 23% nel 2024. CNN, Fox News e The New York Times sono frequentemente citati, ma anche aggregatori come Google News, Yahoo! e Newsbreak svolgono un ruolo significativo. Nel Regno Unito, BBC News è in testa, seguita da Sky News, Apple News e Google News. CNN è emersa come la fonte individuale più frequentemente citata negli Stati Uniti, con il 16% dei rispondenti che ha ricevuto almeno una notifica nella settimana precedente. Google News e Fox News seguono con il 13% e l'11%, rispettivamente.

“Le notifiche sono un modo semplice per rimanere aggiornati e per ampliare le prospettive oltre le notizie urgenti”, ha scritto Newman. “Tuttavia, non sono apprezzate quando utilizzano titoli eccessivamente sensazionalistici (clickbait) o quando gli editori inviano troppe notifiche che non sembrano pertinenti.”

Il rapporto evidenzia che le notifiche coinvolgono principalmente coloro che hanno un forte interesse per le notizie. L'adozione è spesso legata al download delle app e all'abilitazione delle autorizzazioni, con eccezioni per le app preinstallate. Sebbene le notifiche non siano la principale fonte di notizie - la ricerca e i social media rimangono più importanti - sono preziose per approfondire l'engagement tra gli utenti esistenti. Editori e piattaforme mobili stanno continuamente adeguando le proprie strategie. Apple e Google hanno introdotto funzionalità che utilizzano l'IA per raggruppare o riassumere le notifiche. Tuttavia, permangono preoccupazioni che questi cambiamenti potrebbero limitare le connessioni dirette tra editori e pubblico.

Il rapporto conclude che le organizzazioni di notizie devono perfezionare le proprie strategie di notifica per allinearsi meglio alle preferenze degli utenti, offrendo un maggiore controllo su frequenza e contenuti. Notifiche personalizzate, inviate al momento opportuno e limitate nel volume, potrebbero essere la chiave per mantenere un engagement a lungo termine.