Recenti dati di un'indagine IBRiS per PAP, l'agenzia stampa polacca, fanno luce sulle polacche abitudini di consumo dello streaming. I risultati rivelano una notevole disparità di spesa tra i diversi gruppi demografici.

L'indagine indica che quasi un terzo degli intervistati destina oltre 60 PLN al mese alle piattaforme di streaming. Un ulteriore 22% spende tra 21 e 40 PLN, e il 17,9% tra 41 e 60 PLN. Un segmento più piccolo (15,2%) spende fino a 20 PLN al mese. È interessante notare che il 10,9% accede ai servizi di streaming senza pagamento diretto, utilizzando prove gratuite o account condivisi.

Emergono differenze significative analizzando la spesa per genere ed età. Gli uomini hanno una probabilità sostanzialmente maggiore rispetto alle donne di spendere oltre 60 PLN (37,4% contro 21,8%), mentre le donne sono più propense a sfruttare opzioni gratuite o account condivisi (21,8% contro 1,2% per gli uomini). Nella fascia di età 18-29 anni, la spesa inferiore a 20 PLN è più diffusa (41,1%), a netto contrasto con la fascia di età 30-39 anni, dove la spesa superiore a 60 PLN domina (40,9%). Tra le persone di età compresa tra 60 e 69 anni, un sorprendente 57,2% spende oltre 60 PLN.

“Il fatto che quasi un terzo degli intervistati spenda oltre 60 zloty al mese indica che per molti polacchi lo streaming è diventato parte integrante del bilancio familiare per l'intrattenimento”, osserva Kamil Smogorzewski, direttore della comunicazione di IBRiS. Aggiunge: “Si osserva una chiara variazione della spesa per età e genere, dove uomini e persone di mezza età tendono a sostenere costi più elevati. Altrettanto interessante è l'elevata percentuale di persone che utilizzano opzioni gratuite o account condivisi, il che indica la necessità di flessibilità delle offerte di prezzo e la ricerca di soluzioni economiche da parte di alcuni consumatori.”