I dirigenti di Airbus riportano progressi significativi nella rivitalizzazione della loro divisione spaziale in difficoltà. Questo segue consistenti oneri finanziari nel 2023 e 2024. Al Paris Air Show e a un successivo evento di "aggiornamento aziendale", i dirigenti hanno evidenziato segnali di miglioramento. Alain Fauré, responsabile dei sistemi spaziali di Airbus Defence and Space, ha dichiarato: "In una parola, ci stiamo stabilizzando. Ora siamo tornati sulla buona strada".
Le sfide passate derivavano da una scarsa gestione dei costi e dei tempi nei programmi satellitari, attribuita a una valutazione inadeguata del rischio tecnologico e a una selezione insufficiente delle offerte. Ciò includeva difficoltà con OneSat, una linea di satelliti per comunicazioni GEO riconfigurabili tramite software. Fauré ha riconosciuto le difficoltà, affermando: "È stato molto impegnativo in termini di sviluppo", ma si è detto fiducioso di consegnare il primo satellite OneSat nel 2026, aggiungendo: "Il team ha davvero cambiato le cose".
La strategia di riorganizzazione si concentra sul miglioramento della competitività, dell'efficienza e della redditività. Mike Schoellhorn, amministratore delegato di Airbus Defence and Space, ha fatto eco a questo sentimento, affermando: "Il team sta facendo un ottimo lavoro con una nuova leadership per rimettere in sesto l'azienda e trasformarla in un'attività redditizia e in crescita". Ciò include una riduzione della forza lavoro di oltre 2.000 posizioni, principalmente in ruoli amministrativi, senza coinvolgere gli ingegneri. Schoellhorn ha osservato che l'azienda è "in anticipo sui tempi" su questa iniziativa.
Contemporaneamente, Airbus sta negoziando una potenziale fusione della sua attività spaziale con Leonardo e Thales Alenia Space. Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo, prevede una decisione "vai/non vai" entro luglio. Schoellhorn ha confermato: "Siamo attualmente nella fase di due diligence... Ciò dovrà portare a una decisione nella seconda metà dell'anno, sì o no". Le revisioni antitrust potrebbero richiedere circa due anni, secondo Cingolani e Fauré. Schoellhorn si è detto ottimista riguardo all'approvazione dell'UE, facendo riferimento al sostegno di Andrius Kubilius al consolidamento del settore per migliorare la prontezza militare europea. Kubilius ha dichiarato: "Partecipiamo a una competizione globale e se l'Europa vuole essere un concorrente su scala globale, dobbiamo fare qualcosa".
Fauré ha sottolineato la necessità di consolidamento all'interno del frammentato settore spaziale europeo, evidenziando il potenziale per un "campione europeo" attraverso la fusione. Schoellhorn ha descritto l'entità combinata come un "punto di svolta in termini di scala", permettendo all'Europa di competere con i principali attori statunitensi come Lockheed Martin, Northrop Grumman e Boeing. Ha inoltre indicato che il consolidamento rimane fondamentale anche con le ridotte preoccupazioni sull'influenza di Elon Musk. Ha dichiarato: "Penso ancora che il consolidamento in Europa abbia molto senso ed è ancora necessario perché combattiamo nel mercato mondiale contro attori molto grandi, non solo SpaceX".