ARTE sta espandendo la sua offerta di accessibilità sulla sua piattaforma di streaming arte.tv con il lancio di una versione migliorata di MPEG-H Dialog+, una tecnologia Fraunhofer IIS progettata per migliorare l'intelligibilità del parlato in film, drammi e concerti live. La funzione sarà disponibile per gli spettatori nei prossimi giorni.

MPEG-H Dialog+ separa il dialogo dall'audio di sottofondo di un programma, consentendo agli utenti di passare tra la colonna sonora originale e una versione ottimizzata per il dialogo. La soluzione è già in uso in ARTE con le etichette "Klare Sprache" in tedesco e "Confort Audio" in francese. Con l'ultimo aggiornamento, Fraunhofer IIS ha affrontato una delle maggiori sfide nel miglioramento del dialogo: distinguere il dialogo parlato dal canto. "La musica, in particolare quando include voci, è sempre stata un ostacolo per le tecnologie audio", ha affermato Marc Gayer, responsabile del dipartimento commerciale di Audio e tecnologie multimediali di Fraunhofer IIS. "La nuova funzione impedisce il miglioramento automatico del canto, garantendo che la qualità della musica venga preservata mentre il dialogo rimane chiaro."

ARTE collabora da tempo con l'istituto di ricerca tedesco per l'implementazione di MPEG-H Dialog+ sul suo servizio video-on-demand. Secondo il canale culturale europeo, l'aggiornamento rappresenta un ulteriore passo avanti per rendere lo streaming più accessibile al pubblico, comprese le persone con problemi di udito. "Con MPEG-H Dialog+ possiamo ora offrire ai nostri spettatori i migliori contenuti audio e video possibili", ha dichiarato il CTO di ARTE Kemal Görgülütz. "L'opzione per selezionare 'Confort Audio' consente agli utenti di scegliere la versione preferita, migliorando l'accessibilità e personalizzando l'esperienza di streaming." Altre emittenti pubbliche tedesche, tra cui ARD, stanno anche implementando MPEG-H Dialog+ nelle proprie piattaforme. La tecnologia utilizza l'intelligenza artificiale e le reti neurali profonde per separare il dialogo dai suoni di sottofondo, remixando il mix audio finale senza richiedere l'accesso agli elementi di produzione originali. Aggiungendo l'ultima versione di MPEG-H Dialog+, ARTE diventa una delle prime emittenti europee ad applicare la soluzione perfezionata nelle operazioni di streaming regolari.