La American Astronomical Society (AAS) sta guidando una richiesta per un divieto globale della pubblicità invasiva nello spazio, citando il suo potenziale di interferenza con l'astronomia da terra. L'AAS ha rilasciato una dichiarazione durante il suo 245° meeting, evidenziando la crescente minaccia di aziende che lanciano payload pubblicitari visibili dalla Terra senza l'ausilio di telescopi. Questo nonostante un divieto federale decennale negli Stati Uniti sull'assegnazione di licenze di lancio per tali missioni.

John Barentine di Dark Sky Consulting, membro del Comitato per la protezione dell'astronomia e dell'ambiente spaziale (COMPASSE) dell'AAS, ha espresso preoccupazione che il potenziale valore commerciale della pubblicità spaziale sia troppo grande perché altre nazioni lo ignorino. “Il suo fascino è così grande che non riesco a immaginare che nessuno ci provi”, ha detto. “Penso che il valore commerciale spingerà qualcuno a farlo.”

Sebbene non siano attualmente noti sforzi di pubblicità spaziale imminenti, Barentine ha menzionato Avant Space, una società russa che ha lanciato un cubesat 3U nell'aprile 2024 per testare tecnologie per una futura costellazione progettata per proiettare loghi usando laser. Sebbene i dettagli siano scarsi, Barentine ha osservato: “La loro dimostrazione tecnologica è stata evidentemente riuscita, per quanto ne sappia chiunque.”

Un'altra società russa, StartRocket, in precedenza aveva annunciato piani con la filiale russa di PepsiCo per utilizzare piccoli satelliti e vele in Mylar per riflettere la luce solare e creare un logo. Tuttavia, la sede statunitense di PepsiCo ha successivamente dichiarato che dopo aver condotto un “test esplorativo” utilizzando un pallone ad alta quota, non stavano perseguendo questo tipo di pubblicità.

La dichiarazione dell'AAS chiede un divieto globale della pubblicità invasiva nello spazio attraverso accordi internazionali e sollecita la delegazione statunitense al Comitato delle Nazioni Unite per gli usi pacifici dello spazio extraatmosferico (COPUOS) a promuovere attivamente questa questione e a stabilirla come norma internazionale.