Una significativa coalizione di emittenti televisive ha recentemente presentato una richiesta congiunta alla Federal Communications Commission (FCC), sostenendo l'eliminazione del limite nazionale alla proprietà televisiva. Sostengono che questa restrizione, vecchia di decenni, mina la loro capacità di competere efficacemente contro le piattaforme digitali e i servizi di streaming. La richiesta, presentata il 22 agosto, include importanti gruppi di stazioni come Sinclair, Nexstar e Fox Television Stations, insieme ad associazioni di affiliati di rete.

“Questa richiesta riflette un livello straordinario di consenso tra le emittenti americane,” ha dichiarato il Presidente NAB Curtis LeGeyt, sebbene non direttamente citato nel vasto documento. “Il messaggio è chiaro: è tempo di eliminare il superato limite nazionale alla proprietà televisiva. Le emittenti sono unite nel chiedere alla FCC di livellare il campo di gioco e dare alle stazioni locali una possibilità equa di competere, investire nel giornalismo e continuare a fornire alle nostre comunità notizie affidabili e informazioni sulla sicurezza pubblica. Il documento dimostra senza dubbio che l'interesse pubblico è meglio servito potenziando le emittenti, non limitandole,” ha aggiunto in una dichiarazione separata del NAB.

Il limite nazionale alla proprietà televisiva, implementato nel 2004, limita le singole società di broadcasting dal possedere stazioni che raggiungono più del 39% delle famiglie televisive statunitensi. Le emittenti sostengono che questa limitazione è controproducente nell'attuale contesto mediatico, dove le piattaforme digitali operano senza vincoli simili. La loro richiesta evidenzia che i servizi di streaming ora detengono il 47,3% del totale delle visualizzazioni televisive, mentre la quota della TV broadcast è scesa al 18,4%. “Il limite nazionale alla proprietà televisiva impedisce ingiustamente alle emittenti, ma a nessuno dei nostri innumerevoli concorrenti, di raggiungere più del 39% del numero totale di famiglie televisive nel paese,” afferma la richiesta.

Le emittenti sostengono che una maggiore scala consentirebbe maggiori investimenti nella programmazione di notizie locali e nei contenuti incentrati sulla comunità. Un elemento chiave della richiesta riguarda l'autorità legale della FCC di modificare o eliminare il limite. Le emittenti contestano le affermazioni secondo cui il Congresso ha rimosso questa autorità nel 2004, sostenendo che il linguaggio indica alla FCC di modificare le sue regole, non di fissare permanentemente il limite del 39%. Citano precedenti della Corte Suprema, sottolineando che il linguaggio statutario rilevante non contiene divieti di revisione da parte della FCC.

La richiesta fa anche riferimento alla decisione della Corte Suprema in Loper Bright Enterprises v. Raimondo, che limita la deferenza giudiziaria alle interpretazioni da parte delle agenzie di statuti ambigui. Le emittenti sostengono che ciò sostiene la loro posizione, evidenziando l'affermazione costante da parte della FCC dell'autorità di modificare il limite dal 2013. La richiesta affronta direttamente le controargomentazioni dei gruppi del settore pay-TV e delle organizzazioni di advocacy, come Free Press, che esprimono preoccupazioni per la riduzione della concorrenza e il danno al localismo. Le emittenti replicano che il consolidamento migliorerebbe effettivamente la copertura delle notizie locali fornendo alle stazioni più risorse, citando dati che mostrano un aumento di quasi il 50% della programmazione di notizie locali dal 2011 al 2023 nonostante una diminuzione del numero di gruppi di stazioni televisive.

La risposta della FCC a questa ampia richiesta resta da vedere. L'agenzia si trova sotto pressione sia da parte dei gruppi del settore che cercano la deregolamentazione, sia da parte delle organizzazioni di advocacy che sostengono restrizioni più severe sulla proprietà dei media. Questa richiesta congiunta rappresenta un passo significativo negli sforzi continui delle emittenti per adattare le regole di proprietà all'evolversi del panorama mediatico. L'eliminazione del limite potrebbe portare a un ulteriore consolidamento, ma la FCC continuerebbe comunque a rivedere le singole transazioni.