La Cina sta compiendo un passo significativo per far avanzare i servizi satellitari direct-to-device (D2D). Questa spinta strategica prevede l'emissione di linee guida complete e la concessione di licenze alle compagnie di telecomunicazioni, posizionandola saldamente in un mercato globalmente competitivo.

Il Ministero dell'Industria e delle Tecnologie dell'Informazione (MIIT) ha pubblicato le sue “Linee Guida sull'Ottimizzazione dell'Accesso alle Imprese per Promuovere lo Sviluppo del Settore delle Comunicazioni Satellitari” alla fine di agosto. Queste linee guida sostengono esplicitamente i servizi telefonici diretti al satellite, promuovono la collaborazione tra i giganti delle telecomunicazioni e le aziende satellitari e incoraggiano le sperimentazioni commerciali per i servizi Internet of Things (IoT). Un elemento chiave è un modello “nessun cambio di SIM, nessun cambio di numero”, con l'obiettivo di superare i 10 milioni di utenti di comunicazioni satellitari entro il 2030.

In seguito alla pubblicazione di queste linee guida, il MIIT ha concesso una licenza a China Unicom il 9 settembre per operare servizi mobili satellitari, consentendole di fornire connettività satellitare diretta al telefono. China Unicom è uno dei tre maggiori giganti delle telecomunicazioni in Cina. China Telecom offre già servizi D2D tramite il sistema satellitare geostazionario Tiantong a Hong Kong e in Laos. China Mobile, il più grande operatore mobile del mondo, avrebbe presentato domanda per la propria autorizzazione.

Questa iniziativa si allinea con le più ampie ambizioni della Cina nell'ambito di internet satellitare, lanciate all'inizio degli anni 2020 come parte della sua strategia di “nuove infrastrutture” e del settore spaziale. La nazione sta sviluppando la megacostellazione a bassa orbita terrestre Guowang (spesso paragonata a Starlink) e la costellazione Qianfan (“Mille Vele”), sostenuta da Shanghai. Le linee guida incoraggiano gli operatori di telecomunicazioni ad espandere i servizi dati ad alta velocità basati su servizi vocali e di messaggistica breve utilizzando internet satellitare a bassa orbita, promuovendo un'infrastruttura integrata di informazioni spaziali e terrestri.

Il MIIT prevede di consolidare le risorse del settore per creare collaborativamente un sistema di standard di comunicazione satellitare aperto, condiviso e integrato spazio-terra. L'intenzione è quella di impegnarsi attivamente nelle organizzazioni internazionali e regionali di standardizzazione, tra cui l'Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU) e il Third Generation Partnership Project (3GPP).

Queste azioni si basano su regolamenti completi per i servizi D2D emessi ad aprile da sette ministeri governativi. Il “Regolamento sulla Gestione delle Apparecchiature Terminali Collegate Direttamente ai Servizi Satellitari” ha stabilito le basi legali e tecniche per la connettività satellitare in linea con gli obiettivi nazionali. Questo è seguito dall'approvazione da parte della Federal Communications Commission (FCC) degli Stati Uniti del primo quadro normativo al mondo per la connettività diretta agli smartphone nel marzo 2024.

Tutto ciò si svolge in un contesto di intensa concorrenza globale. Come recentemente riportato da SpaceNews, l'Europa ha avviato uno studio per migliorare i servizi D2D utilizzando lo spettro satellitare, in seguito all'accordo multimiliardario di SpaceX per frequenze approvate per lo spazio per espandere i suoi servizi 5G.