La Commissione europea si è schierata con l'emittente pubblica finlandese, Yle, in una controversia relativa agli aiuti di Stato. Questa decisione segue un reclamo presentato da Sanoma Media Finland, una importante azienda mediatica finlandese, che sosteneva che il servizio di streaming di Yle, Yle Areena, e le sue offerte educative costituissero aiuti di Stato illegittimi, falsando la concorrenza di mercato.

Sanoma Media Finland, la più grande azienda mediatica finlandese per fatturato ed editore di Helsingin Sanomat, ha presentato il reclamo nel 2021. L'azienda, che possiede anche una sussidiaria specializzata in materiali didattici, ha sostenuto che il modello di finanziamento pubblico di Yle le conferisce un vantaggio competitivo sleale nei settori dei contenuti digitali ed educativi, violando le normative UE volte a garantire una concorrenza leale.

Il reclamo di Sanoma era specificamente rivolto a Yle Areena, la piattaforma di streaming di Yle, citando i suoi numerosi contenuti gratuiti come una sfida importante per i servizi di streaming commerciali in Finlandia. Hanno inoltre espresso preoccupazioni riguardo alla produzione di materiali didattici da parte di Yle, sostenendo che compete slealmente con le alternative a finanziamento privato.

Dopo un'indagine approfondita, la Commissione europea ha concluso che la struttura di finanziamento di Yle è pienamente conforme alle normative UE sugli aiuti di Stato per le imprese. La Commissione non ha trovato prove che suggerissero che le attività di Yle abbiano falsato la concorrenza o violato le leggi dell'UE, confermando che non sono necessarie modifiche alla legislazione finlandese.

La Commissione ha sottolineato che il finanziamento di Yle è in linea con le norme dell'UE grazie al suo impegno per la radiodiffusione di servizio pubblico. La sentenza riconosce che le emittenti pubbliche all'interno dell'UE possono ricevere aiuti di Stato, a condizione che vengano utilizzati per adempiere a obblighi di servizio pubblico chiaramente definiti.

Il governo finlandese ha difeso con fermezza Yle, contrastando le affermazioni di Sanoma sottolineando il ruolo cruciale di Yle Areena e della sua programmazione educativa nell'adempimento del mandato di servizio pubblico dell'emittente. Hanno evidenziato l'impegno di Yle per l'accesso universale a contenuti di alta qualità, promuovendo la diversità culturale e linguistica e la promozione dell'alfabetizzazione mediatica, tutto ciò a giustificazione del suo finanziamento statale. I contenuti educativi, in particolare, sono stati ritenuti vitali, soprattutto durante crisi come la pandemia di Covid-19, quando le risorse per l'apprendimento a distanza erano criticamente necessarie.

Sebbene Sanoma Media Finland non abbia ancora rilasciato una dichiarazione ufficiale, la sentenza rappresenta un significativo ostacolo per l'azienda. Yle ha accolto con favore la decisione, ribadendo il suo impegno a fornire contenuti diversi e di alta qualità a tutti i cittadini finlandesi. La sentenza sottolinea l'importanza dei media di servizio pubblico nel garantire l'accesso a informazioni affidabili e risorse educative.

Questo caso sottolinea l'attrito continuo tra fornitori di media pubblici e commerciali in tutta Europa. La crescente predominanza delle piattaforme digitali nel consumo mediatico ha alimentato le preoccupazioni delle aziende private riguardo al panorama competitivo plasmato da entità a finanziamento pubblico. La decisione della Commissione UE a favore di Yle potrebbe creare un precedente per controversie simili in tutta Europa.