Gli Accordi Artemis hanno raggiunto una pietra miliare significativa l'11 dicembre 2023, con Panama e Austria che sono diventati il 50° e il 51° firmatario. Questo accordo, che delinea i principi per un'esplorazione spaziale responsabile, vanta ora un numero impressionante di nazioni partecipanti.
Cerimonie separate presso la sede della NASA hanno segnato l'occasione. L'amministratore della NASA Bill Nelson ha celebrato il risultato, affermando: “Ci potete credere, 50? Questo è quasi un quarto di tutte le nazioni del mondo”. Ha sottolineato l'importanza della collaborazione per affrontare le sfide dell'esplorazione spaziale.
Jennifer Littlejohn, assistente segretario facente funzione dell'Ufficio per gli oceani e gli affari internazionali ambientali e scientifici del Dipartimento di Stato, ha evidenziato la vasta gamma di firmatari, tra cui sia le principali potenze spaziali che le nazioni nuove alle attività spaziali. L'Austria, membro dell'Agenzia spaziale europea e dell'Unione europea, e sede dell'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari dello spazio extraatmosferico e del suo Comitato per gli usi pacifici dello spazio extraatmosferico (COPUOS), ha espresso il suo impegno a promuovere la collaborazione internazionale.
L'ambasciatrice austriaca negli Stati Uniti, Petra Schneebauer, ha dichiarato: “L'Austria è entusiasta di approfondire la sua collaborazione internazionale nell'esplorazione spaziale. Crediamo che gli Accordi Artemis siano un quadro complementare per arricchire e completare il lavoro del COPUOS delle Nazioni Unite.”
Panama, una nuova entrata nell'arena spaziale, entrata a far parte del COPUOS nel 2021, ha espresso anche il suo entusiasmo. L'ambasciatore José Miguel Alemán Healy ha descritto la firma come “un impegno audace per l'esplorazione pacifica, la scoperta scientifica e la collaborazione internazionale.”
Mike Gold, chief growth officer presso Redwire ed ex funzionario della NASA, ha sottolineato l'importanza del crescente numero di firmatari, affermando: “I numeri contano, e più paesi firmano gli Accordi, più forte sarà la loro influenza nel sostenere principi vitali come la trasparenza, l'utilizzo delle risorse spaziali e l'interoperabilità.”
Valda Vikmanis, direttrice dell'Ufficio per gli affari spaziali del Dipartimento di Stato, ha attribuito il crescente numero di firmatari a un riconoscimento condiviso dei valori degli Accordi e dei benefici delle discussioni collaborative. Ha evidenziato le opportunità uniche offerte dagli incontri dei firmatari degli Accordi Artemis per conversazioni aperte e franche.
Bill Nelson ha paragonato lo sviluppo degli Accordi a una staffetta, sottolineando l'impegno continuo attraverso le amministrazioni. Mike Gold ha espresso l'anticipazione di raggiungere i 52 firmatari, un numero che rappresenta la maggioranza dei membri del COPUOS.
Con l'impulso di 17 nuovi firmatari solo quest'anno, il futuro degli Accordi Artemis appare luminoso, promettendo una crescita continua e un quadro rafforzato per un'esplorazione spaziale responsabile e collaborativa.