Il prossimo volo spaziale suborbitale di Blue Origin, la missione New Shepard NS-29, rappresenta un significativo passo avanti nella ricerca spaziale. Previsto non prima dell'11 a.m. Eastern del 28 gennaio da West Texas, questa missione dimostrerà la capacità di New Shepard di generare gravità lunare.

A differenza dei voli precedenti che hanno sperimentato la microgravità, la NS-29 utilizzerà i propulsori di controllo di reazione per far ruotare la capsula dell'equipaggio dopo la separazione dal booster. Questa rotazione simulerà la gravità lunare a circa 11 rotazioni al minuto, fornendo almeno due minuti di questo ambiente cruciale per i 30 carichi utili a bordo. Questo supera significativamente i circa 20 secondi ottenibili con i voli parabolici degli aerei.

La missione include 29 carichi utili all'interno della capsula, 17 forniti dal programma Flight Opportunities della NASA, concentrandosi su aree come l'utilizzo di risorse in situ, la mitigazione della polvere, i sistemi di abitazione avanzati, sensori e strumentazione, tecnologie per piccoli veicoli spaziali e ingresso, discesa e atterraggio. Un carico utile aggiuntivo sarà montato esternamente sul booster New Shepard per l'esposizione all'ambiente spaziale.

“Questo è un modo completamente nuovo per offrire la gravità lunare alla NASA e ad altri fornitori di tecnologia lunare, accelerando la loro ricerca e la preparazione tecnologica a un costo molto inferiore”, ha dichiarato Dave Limp, amministratore delegato di Blue Origin, in un post sui social media. Questa capacità di gravità lunare è in fase di sviluppo da anni, con la collaborazione della NASA dal marzo 2021, inclusi finanziamenti e acquisti anticipati di spazio per i carichi utili.

Erika Wagner di Blue Origin ha discusso il concetto di rotazione della capsula per creare gravità lunare in un webinar dell'agosto 2020, pianificando inizialmente il primo volo di questo tipo per il 2022. Limp ha anche notato la possibilità di simulare altri livelli di gravità, affermando: “Inoltre, possiamo adattare questa capacità di New Shepard per rispecchiare da vicino Marte e altri ambienti gravitazionali del sistema solare in futuro.”