Dawn Aerospace ha annunciato un traguardo significativo: il primo ordine per il suo spaceplane suborbitale Aurora. Una partnership con l'Oklahoma Space Industry Development Authority (OSIDA) vedrà l'Aurora Mark 2 operare dall'Oklahoma Air and Space Port, con voli previsti a partire dal 2027.

L'accordo da 17 milioni di dollari rappresenta un modello ibrido. Dawn Aerospace fornirà sia lo spaceplane che un team operativo, formando inizialmente un team con base in Oklahoma in Nuova Zelanda prima che gestiscano fino a 100 voli Aurora all'anno. Stefan Powell, CEO di Dawn, ha dichiarato: “Volevano assicurarsi che almeno il primo anno di operazioni andasse bene. Siamo felici di impegnarci a farlo. Ma in definitiva, come vogliamo metterli in grado di operare autonomamente il veicolo.”

La scelta dell'Oklahoma deriva dal suo spazioporto già licenziato dalla FAA e dall'approccio proattivo dell'OSIDA nell'attrarre attori del settore spaziale. Il vice governatore Matt Pinnell ha sottolineato l'ambizione dello stato di diventare "il sito di lancio suborbitale più attivo d'America", mentre l'ex amministratore della NASA Jim Bridenstine ha enfatizzato la riduzione dei costi e l'aumento dell'accesso alla microgravità offerti da questa partnership.

Powell ha confermato un sostanziale interesse da parte di diverse entità statunitensi ed europee, inclusi aeroporti senza licenza di spazioporto ma con potenziale per ospitare voli Aurora. Ha notato il potenziale di Aurora nella ricerca suborbitale, nei test hardware, nelle scienze terrestri e spaziali e nelle simulazioni di sicurezza nazionale, sottolineando la convenienza e l'elevata frequenza di volo del veicolo.

Dawn Aerospace prevede di aumentare gradualmente la produzione di Aurora, puntando a uno o due veicoli nel 2028 e, in definitiva, a cinque all'anno. L'approccio innovativo dell'azienda è destinato a rimodellare il panorama dell'accesso allo spazio suborbitale.