Meno di un mese dopo aver dichiarato fallimento e avviato un'azione legale contro un partner di distribuzione, Dr. Phil McGraw ha lanciato una nuova iniziativa mediatica, Envoy Media. La nuova società è stata annunciata due settimane dopo che la precedente impresa di McGraw, Merit Street Media, ha presentato istanza di protezione fallimentare ai sensi del Capitolo 11 e ha citato in giudizio Trinity Broadcasting Network. Merit Street ha accusato Trinity di aver violato il contratto di distribuzione, che secondo l'azienda di McGraw era essenziale per la fattibilità nazionale del canale.
Envoy Media si concentrerà su un mix di notizie in diretta, programmi di intrattenimento e coinvolgimento interattivo degli spettatori, secondo un comunicato stampa dell'azienda. Oltre ai contenuti prodotti da McGraw e dal collaboratore Steve Harvey, la piattaforma presenterà contenuti generati dagli utenti secondo un modello che l'azienda ha definito "citizen journalism". Secondo l'annuncio, l'app dell'azienda consentirà agli utenti di contribuire con storie dalle loro comunità, che saranno curate e integrate a livello nazionale. L'azienda ha dichiarato che lancerà una componente televisiva lineare entro la fine di luglio e prevede di annunciare collaborazioni con talenti e partner di distribuzione nelle prossime settimane.
Envoy Media ha sede in una struttura di 50.000 piedi quadrati nell'area di Dallas, lo stesso spazio studio precedentemente utilizzato da Merit Street. McGraw ha dichiarato in una nota che la nuova iniziativa mira a offrire "persone reali, che affrontano sfide reali, alla ricerca di soluzioni reali", con un focus sul giornalismo investigativo e sul pensiero critico. Merit Street ha faticato a trovare un pubblico durante la sua breve operazione. Il suo canale televisivo lineare ha registrato una media inferiore a 50.000 spettatori in prima serata e ora trasmette repliche dei programmi precedenti di McGraw. La produzione di nuovi contenuti è cessata a causa della procedura fallimentare e delle cause in corso. Nella sua causa, Merit Street ha sostenuto che Trinity non ha adempiuto agli impegni di distribuzione nazionale e ad altri impegni concordati. "La causa fa parte di una procedura di ristrutturazione avviata anche da MSM", ha dichiarato all'epoca un portavoce dell'azienda.