L'Unione Europea di Radiodiffusione (EBU) accoglie con favore la decisione della Commissione europea di respingere il reclamo di Sanoma Media Finland contro Yle, affermando che i servizi di streaming e di apprendimento online del broadcaster pubblico sono conformi alla sua missione di servizio pubblico. Questa decisione sottolinea il ruolo vitale dei media pubblici (PSM) nell'adattamento alle piattaforme digitali, mantenendo il loro scopo principale di informare, educare e intrattenere il pubblico, secondo l'EBU.

La Commissione UE ha respinto il reclamo, confermando la legalità dei servizi online di Yle. L'EBU applaude questa decisione in quanto rafforza il principio che i contenuti dei PSM devono rimanere accessibili su tutte le piattaforme, sempre e ovunque. “La decisione della Commissione europea evidenzia l'importanza del principio UE di neutralità tecnologica e di piattaforma per i media pubblici. I broadcaster pubblici devono adattarsi all'era digitale rimanendo fedeli alla loro missione di informare, educare e intrattenere l'intero pubblico, in questo esempio, garantendo che Yle possa continuare a servire efficacemente la società finlandese”, ha dichiarato Alexandre Fall, Senior Competition Counsel, EBU.

Il reclamo del 2021 di Sanoma Media Finland sosteneva che i servizi video-on-demand (VOD) e di apprendimento online di YLE costituissero aiuti di stato illegali. La Commissione ha stabilito che questi servizi sono in linea con le missioni dei PSM e non costituiscono nuovi aiuti. Ciò è in linea con la giurisprudenza dell'UE e la prassi della Commissione, confermando la discrezionalità degli Stati membri di definire le missioni dei media pubblici in risposta ai cambiamenti sociali e tecnologici.

Yle offre servizi online che includono contenuti audiovisivi (sia lineari che on demand), audio, testo e multimedia. Questi servizi sono cruciali per rimanere rilevanti nell'era digitale, soprattutto perché i contenuti on demand dominano il tempo di visione giornaliero tra gli utenti di internet di età compresa tra 18 e 64 anni, secondo l'EBU. La Comunicazione della Commissione in materia di radiodiffusione sottolinea il ruolo speciale dei media pubblici in un panorama digitale, affermando che i media pubblici "dovrebbero essere in grado di utilizzare le opportunità offerte dalla digitalizzazione e dalla diversificazione delle piattaforme di distribuzione su base tecnologicamente neutra, a beneficio della società". Ciò consente ai media pubblici di connettersi con i giovani, dove sono più attivi. La decisione su Yle segue un caso simile del 2021, quando la Commissione ha respinto un reclamo contro il broadcaster pubblico lituano LRT, affermando che i suoi servizi di notizie online sono legittimi e costituiscono aiuti esistenti.