Il Consiglio di Stato francese ha emesso una sentenza significativa che impatta la lotta contro lo streaming illegale. Quattro decisioni riguardano il blocco di siti web utilizzati per trasmissioni non autorizzate di eventi sportivi, in particolare quelli per cui Canal+ detiene i diritti di trasmissione.
Canal+ ha contestato l'autorità francese per i media, Arcom, sulla sua interpretazione del Codice della proprietà intellettuale, sostenendo che il processo esistente era troppo lento. In precedenza, gli ISP francesi potevano bloccare i nomi di dominio dei siti di streaming illegali a seguito di un'ordinanza giudiziaria. Tuttavia, le piattaforme spesso aggiravano questo problema creando siti mirror con nuovi nomi di dominio. Dal 25 ottobre 2021, Arcom ha avuto il potere di bloccare questi siti mirror senza singoli ordini del tribunale.
Tuttavia, il precedente requisito di Arcom per un "certificato di inappellabilità" – che confermava che tutte le vie legali erano state esaurite – prolungava significativamente il processo, soprattutto quando si trattava di organizzazioni al di fuori della Francia. Canal+ ha contestato questo aspetto, portando alla decisione del Consiglio di Stato.
Il Consiglio di Stato ha stabilito che le procedure sono "accelerate nel merito" e sono provvisoriamente esecutive. Ciò significa che le sentenze possono essere applicate immediatamente, senza attendere il periodo di appello, influenzando significativamente la velocità e l'efficacia del blocco dei siti di streaming illegale. Questa rappresenta una vittoria significativa per Canal+ e un potenziale cambiamento nel modo in cui la Francia affronta la pirateria online.