La startup francese di banda larga satellitare CTO ha unito le forze con TDF, operatore della più grande rete francese di siti di hosting carrier-neutral, per integrare perfettamente i suoi previsti servizi 5G a orbita terrestre molto bassa (VLEO) con le reti di telecomunicazione terrestri esistenti. Un accordo significativo, annunciato il 20 marzo, delinea piani per testare rigorosamente la praticità di sfruttare le frequenze cellulari da parte dei partner di telecomunicazioni per fornire servizi VLEO direttamente ai terminali utente, che CTO (Constellation Technologies & Operations) sta attualmente sviluppando.
Il fondatore e CEO di CTO, Charles Delfieux, ha spiegato che questa collaborazione getta anche le basi per la distribuzione di gateway presso le strutture di TDF, rafforzando così i servizi di backhaul e stabilendo cruciali collegamenti di comunicazione di emergenza tra reti satellitari e terrestri. “Oltre all'infrastruttura, CTO e TDF condividono una visione comune: fungere da host neutrali per gli operatori di telecomunicazioni - TDF a terra, CTO dallo spazio”, ha dichiarato Delfieux via email.
CTO ha ottenuto circa 10 milioni di dollari di finanziamento dal fondo francese Expansion Ventures l'anno scorso per sostenere il suo ambizioso piano di lanciare 1500 piccoli satelliti in orbita a un'altitudine di 335 chilometri. Questa minore altitudine offre vantaggi come comunicazioni più veloci e terminali utente più piccoli rispetto ai sistemi a orbita più elevata come Starlink di SpaceX, ma presenta anche sfide uniche legate all'attrito atmosferico. Delfieux ha confermato che CTO sta progredendo verso il suo obiettivo di lanciare un carico utile di prova a giugno utilizzando una missione di rideshare SpaceX Falcon 9 ospitata su un veicolo spaziale fornito dalla D-Orbit italiana. Questo carico utile faciliterà i test 5G end-to-end iniziali da un'altitudine di 550 a 600 chilometri prima della transizione alla prevista implementazione VLEO.
L'azienda intende distribuire i suoi primi due satelliti VLEO da 350 chilogrammi il prossimo anno, con la costellazione completa prevista per essere operativa entro il 2029, fornendo una copertura di servizio globale. Delfieux ha osservato che un numero relativamente piccolo di satelliti - solo 36 posizionati sul piano equatoriale - sarebbe sufficiente per stabilire un servizio iniziale di connettività di emergenza, garantendo la connettività anche in caso di disastri naturali che disabilitano le antenne di relè terrestri. “In scenari di disastro, i nostri collegamenti inter-satellitari consentiranno alla connettività di “saltare” tra le isole o verso aree continentali dove l'infrastruttura terrestre rimane intatta, garantendo un accesso continuo tramite gateway di ancoraggio”, ha spiegato. Oltre all'integrazione di rete, TDF contribuirà con la sua esperienza locale e il suo personale per accelerare le implementazioni di connettività in situazioni critiche.