La decisione della NASA di cancellare la missione Volatiles Investigating Polar Exploration Rover (VIPER) ha creato notevoli onde nel suo programma Commercial Lunar Payload Services (CLPS). Annunciata inizialmente a luglio, la cancellazione, attribuita a costi e ritardi eccessivi, è stata ulteriormente dettagliata in risposta a un'inchiesta della House Science Committee.
La risposta dell'agenzia di ottobre ha rivelato che continuare VIPER avrebbe richiesto la cancellazione di una o quattro missioni CLPS, a seconda dello scenario di lancio. Uno scenario, che prevedeva un lancio sul lander Griffin di Astrobotic a settembre 2025, prevedeva la necessità di ulteriori $104 milioni, con conseguente cancellazione di una missione CLPS e il ritardo di un'altra.
Un lancio posticipato a settembre 2026, in un altro scenario, stimava costi aggiuntivi di $90 milioni, portando alla cancellazione di due ordini di lavoro CLPS e a un ritardo di un anno per altri due. L'esplorazione di metodi di consegna alternativi prevedeva costi che variavano da $350 milioni a $550 milioni, con conseguente cancellazione di quattro ordini di lavoro CLPS e ritardi di altri tre o quattro di due anni.
Nonostante il completamento dei test ambientali senza problemi, come osservato da Anthony Colaprete, scienziato del progetto VIPER, la NASA ha citato i progressi ritardati e un rischio significativo come motivi della cancellazione. L'agenzia sta ora esplorando partnership per rilanciare la missione, avendo ricevuto numerose manifestazioni di interesse da entità nazionali e internazionali.
Brent Sherwood, responsabile del settore spaziale presso l'American Institute of Aeronautics and Astronautics, ha criticato la cancellazione, evidenziando l'importanza di VIPER nell'indagare sui depositi di ghiaccio d'acqua lunare. Ha sottolineato che senza i dati di VIPER, i piani futuri di esplorazione lunare rimangono in gran parte speculativi. La NASA sta ora valutando le proposte e prevede di delineare i prossimi passi entro l'inizio del 2025.