La battaglia legale tra il gigante dei media tedesco ProSiebenSat.1 e le emittenti pubbliche ARD e ZDF continua, con ProSiebenSat.1 che subisce un altro colpo. Il Tribunale regionale di Monaco si è pronunciato contro la piattaforma di streaming di ProSiebenSat.1, Joyn, per aver incorporato contenuti ARD e ZDF senza autorizzazione. Questo segue una decisione simile del Tribunale distrettuale di Colonia nell'aprile 2025.
Il tribunale ha stabilito che le azioni di Joyn hanno violato la legge tedesca sui media, in particolare la protezione dell'autonomia delle emittenti sulla distribuzione dei loro contenuti. Pur riconoscendo che l'incorporazione potrebbe essere consentita ai sensi della legge sul diritto d'autore, il tribunale ha sottolineato che può comunque violare le normative sui media se mina il controllo editoriale e i diritti di distribuzione. Il problema deriva dall'integrazione da parte di Joyn delle complete mediateche ARD e ZDF all'inizio di quest'anno, descritta da ProSiebenSat.1 come una "beta test". ARD e ZDF hanno sostenuto che l'integrazione mancava di funzionalità chiave come le opzioni di accessibilità e l'attribuzione corretta, travisando così i loro servizi. “Questa integrazione mancava di funzionalità essenziali come le opzioni di accessibilità, la personalizzazione e l'attribuzione corretta, travisando così i loro servizi”, hanno dichiarato i rappresentanti di ARD e ZDF.
In seguito alle reazioni iniziali e alle contestazioni legali, Joyn ha rimosso i contenuti incorporati. Tuttavia, il procedimento legale è proseguito, culminando nella decisione del tribunale di Monaco. Il tribunale ha espressamente dichiarato che le emittenti pubbliche non sono obbligate a consentire a terzi di distribuire i loro contenuti senza consenso. La sentenza ha inoltre chiarito che le azioni di ProSiebenSat.1 non erano protette dalla legge sulla concorrenza. La sentenza non è ancora definitiva e ProSiebenSat.1 non ha commentato un possibile ricorso. Questa sfida legale arriva mentre la Germania si prepara a implementare una legge sui media riformata il 1° dicembre, con l'obiettivo di modernizzare il panorama mediatico e incoraggiare la collaborazione, affrontando esplicitamente l'incorporazione come potenziale metodo di condivisione dei contenuti.