La strategia Vision 2030 dell'Arabia Saudita considera lo spazio un elemento chiave per la diversificazione economica. Il Neo Space Group (NSG), supportato dal Public Investment Fund, è in prima linea in questo sforzo, con l'obiettivo di servire clienti sia nel settore della difesa che in quello commerciale a livello globale.

In un'intervista a SpaceNews, il CEO di NSG Martijn Blanken ha discusso l'orientamento strategico dell'azienda. Ha sottolineato l'importanza della "domanda sovrana" negli investimenti spaziali dell'Arabia Saudita e l'attenta valutazione da parte dell'azienda su come allocare il capitale alle risorse spaziali. "Stanno progredendo, ma è intrinsecamente legato alla domanda sovrana nel Regno dell'Arabia Saudita," ha spiegato Blanken. "Speriamo che nei prossimi 12 mesi arriveremo a una conclusione, e poi potremo iniziare a prendere decisioni informate."

Blanken ha dettagliato l'approccio flessibile di NSG nell'acquisizione o nella costruzione di infrastrutture spaziali, affermando: "Come andiamo a soddisfare tale domanda è quasi una questione di terzo ordine. Da un lato, il governo del Regno potrebbe acquistare e possedere l'asset, e noi lo gestiamo per loro conto, con il permesso di commercializzare la capacità in eccesso. Dall'altro, potremmo effettuare l'investimento e possedere e gestire l'asset noi stessi con un accordo di fornitura." Ha sottolineato l'attenzione dell'azienda sulla comprensione delle esigenze dei clienti attraverso attività a valle, citando la recente acquisizione di Display Interactive come esempio principale.

La discussione ha anche riguardato la strategia multi-orbita di NSG e il suo ruolo nel consolidamento del frammentato mercato dell'osservazione terrestre. Blanken ha sottolineato l'importanza della neutralità multi-orbita, affermando: "Il fattore differenziante è fornire la migliore esperienza possibile al passeggero, ma la capacità multi-orbita è fondamentale per questo. Sono necessarie alternative laddove alcuni fornitori di orbita terrestre bassa (LEO) non hanno diritti di atterraggio." Ha inoltre spiegato che il consolidamento del mercato dell'osservazione terrestre renderebbe più facile per gli utenti finali accedere ai dati e alle immagini necessarie.

Blanken ha affrontato varie altre opportunità, tra cui le tecnologie IoT e direct-to-device (D2D), affermando: "L'IoT è in fase di valutazione, anche se non lo vedo come una costellazione autonoma. Nel tempo, probabilmente sarà un carico utile su un veicolo spaziale che trasporta altre missioni." Per quanto riguarda il D2D, ha espresso scetticismo sulle sue dimensioni di mercato e sulla disponibilità dei consumatori a pagare, soprattutto in confronto al costo delle reti terrestri.

Blanken ha concluso sottolineando l'importanza dello sviluppo del talento e della rapida transizione dell'economia dell'Arabia Saudita da un modello gestito dal governo a uno basato sul mercato. Ha osservato il notevole investimento richiesto per raggiungere la sovranità nello spazio, affermando: "Se nei prossimi 12 mesi non avremo ulteriore chiarezza su come esattamente ci verrà allocato il capitale, sarei un po' deluso, per così dire. E…stiamo parlando di somme di denaro consistenti."