La Thailandia ha fatto storia diventando la prima nazione ad aderire sia agli Accordi Artemis che a una simile iniziativa guidata dalla Cina, la Stazione Internazionale di Ricerca Lunare (ILRS). La cerimonia di firma degli Accordi Artemis si è svolta a Bangkok, alla presenza dell'ambasciatore statunitense e di funzionari del governo thailandese. La Thailandia è ora il 51° firmatario degli Accordi, a pochi giorni da Panama e Austria.
“L'impegno della Thailandia verso gli Accordi Artemis migliorerà il coinvolgimento del paese con la NASA e la comunità internazionale”, ha dichiarato l'amministratore della NASA Bill Nelson. Nelson ha anche pronunciato un discorso registrato durante la cerimonia.
Questo sviluppo segue la firma da parte della Thailandia di un memorandum di cooperazione con la Cina riguardante la partecipazione all'ILRS otto mesi prima. Sebbene i principi dell'ILRS non siano pubblicamente disponibili, si ritiene che condividano somiglianze concettuali con gli Accordi Artemis. I funzionari statunitensi hanno costantemente sostenuto che la doppia partecipazione è consentita.
“Confrontare gli Accordi Artemis e l'ILRS è un po' come paragonare mele e arance”, ha spiegato Brian Wessel, un avvocato della NASA specializzato in diritto spaziale internazionale, durante un recente simposio. “Gli Accordi Artemis sono principi per le attività spaziali civili, mentre l'ILRS è un programma concreto di cooperazione internazionale.”
Wessel ha osservato che i principi dell'ILRS sono “ampiamente coerenti” con gli Accordi Artemis, ad eccezione dell'elemento cruciale della trasparenza, presente negli Accordi ma assente nei principi dell'ILRS. Karen Feldstein, amministratrice associata della NASA per le relazioni internazionali e interagenzia, ha osservato che l'attenzione della Cina su un comportamento responsabile nello spazio è positiva, affermando: “Una chiara emulazione degli Accordi, anche se si tratta solo di retorica, è un potente riconoscimento pubblico…che l'esplorazione debba essere condotta in modo sicuro e sostenibile.”
La decisione della Thailandia, attesa da mesi, è vista come un segnale positivo di compatibilità tra le due iniziative. Wessel ha sottolineato il valore della doppia partecipazione della Thailandia: “Dal punto di vista degli Accordi Artemis…è davvero utile avere voci a quel tavolo che hanno anche un piede negli sforzi di altri blocchi.”