Il secondo mandato del Presidente Donald Trump è iniziato con dichiarazioni audaci riguardanti le missioni umane su Marte, ma anche con una significativa confusione che circonda la leadership provvisoria della NASA.
Durante il suo discorso inaugurale del 20 gennaio, Trump ha dichiarato: “Perseguiremo il nostro destino manifesto tra le stelle, lanciando astronauti americani per piantare le stelle e strisce sul pianeta Marte”, una dichiarazione che ha ricevuto applausi entusiasti. Tuttavia, le specifiche e le tempistiche sono rimaste indefinite. Questo ha fatto eco a dichiarazioni simili della sua precedente campagna.
La partenza di Bill Nelson e Pam Melroy dalle rispettive posizioni alla fine della precedente amministrazione ha lasciato un vuoto nella leadership della NASA. Annunci iniziali hanno visto Jim Free, poi Cathy Koerner, elencati come amministratori facenti funzioni sul sito web della NASA. Lori Glaze ha anche assunto un nuovo ruolo ad interim. Mentre Free era ampiamente previsto per assumere il ruolo di amministratore facente funzioni, una successiva dichiarazione della Casa Bianca ha inaspettatamente designato Janet Petro, Direttrice del Kennedy Space Center, per la posizione.
Storicamente, l'amministratore associato ha ricoperto il ruolo di amministratore facente funzioni, ma questo non è obbligatorio. La Casa Bianca mantiene l'autorità di selezionare chiunque per questo ruolo temporaneo. Il motivo di questi annunci contrastanti rimane poco chiaro. Un portavoce della NASA non ha immediatamente risposto alle richieste del 20 gennaio.
La permanenza dell'amministratore facente funzioni sarà probabilmente di breve durata. Il 20 gennaio, la Casa Bianca ha formalmente nominato Jared Isaacman, fondatore di Shift4 e astronauta privato, come amministratore della NASA. La sua nomina, annunciata in precedenza a dicembre, attende la conferma del Comitato per il commercio del Senato.