L'integrazione delle tecniche di produzione virtuale ha radicalmente rimodellato i flussi di lavoro del broadcasting. Non si tratta solo di una tendenza, ma di una strategia fondamentale che impatta le notizie, gli sport e le operazioni in studio. Il passaggio dall'utilizzo di set fisici a ambienti virtuali offre vantaggi significativi, tra cui risparmi sui costi e una flessibilità creativa senza precedenti.

Questa analisi approfondisce il dibattito in corso tra schermi verdi e volumi LED, le complessità dell'integrazione tecnica e la significativa influenza dei progressi di Hollywood sulla tecnologia di trasmissione live. La discussione evidenzia inoltre l'accessibilità e la scalabilità di queste tecnologie, spostando la conversazione dalla distribuzione alle vaste opportunità creative che aprono.

Mathieu Mazerolle (Foundry) osserva: "Il significato della produzione virtuale si è evoluto nel tempo. Nel cinema, inizialmente si riferiva alle tecniche di pre-visualizzazione utilizzate da James Cameron per realizzare “Avatar”. Alcuni anni fa, il termine è stato rilanciato in relazione ai motori di gioco e ai volumi LED per film e TV. Oggi descrive un insieme più ampio di tecniche che combinano immagini fotografiche e virtuali in tempo reale. In questo senso, il broadcasting è stato in realtà un pioniere nella produzione virtuale per decenni. Ciò che è nuovo è il modo in cui Hollywood sta utilizzando questa tecnica per spingere i limiti di qualità e realismo con VFX in-camera su larga scala. Mi aspetto che i broadcaster sfruttino sempre più queste capacità per migliorare la qualità dei programmi, motivo per cui Foundry sta investendo in questo settore."

Onur Can Gulenc (Zero Density) osserva: "A livello globale, gli Stati Uniti stanno recuperando il ritardo rispetto alle controparti europee. L'adozione continuerà ad aumentare man mano che tecnologie emergenti come l'intelligenza artificiale generativa contribuiranno alla generazione di contenuti, al keying e al masking, rendendo molto più accessibili elementi che in passato richiedevano grandi budget e molto tempo. Ciò consente a canali di piccole e medie dimensioni di utilizzarla più facilmente, poiché le competenze esistenti nella produzione grafica possono essere sufficienti, invece di dover costituire un team numeroso con specializzazioni diverse."

Miguel Churruca (Brainstorm) sottolinea i vantaggi multiformi: "La produzione virtuale sta diventando una tecnologia ampiamente utilizzata e i broadcaster ora si rendono conto che i suoi vantaggi vanno ben oltre la capacità di creare scene che non esistono. Nel broadcasting, la riduzione di oggetti di scena e della costruzione di set, e l'ottimizzazione degli spazi sono vantaggi significativi per le televisioni. Ciò che i clienti richiedono è l'iperrealismo e, naturalmente, la flessibilità per creare contenuti diversi per una varietà di applicazioni. Ciò significa che gli strumenti devono garantire non solo una scena di sfondo perfettamente realistica, ma anche la capacità di includere grafiche basate sui dati, il controllo di altre apparecchiature come le luci in studio e la compatibilità con i flussi di lavoro del broadcasting."

Steve Taylor (Vizrt) evidenzia i diversi approcci: "C'è una divisione interessante tra i clienti: alcuni amano trasmettere da una stanza coperta da uno schermo verde usando esclusivamente la nostra tecnologia, mentre altri preferiscono ancora schermi fisici e LED e si affidano a ambienti reali. Ed è abbastanza interessante vedere come questo si sta evolvendo. Non vedo un chiaro vincitore al momento, il che è positivo per entrambe le parti. E poi stiamo cercando di superare questo problema rimuovendo lo schermo verde in modo da poter fare la stessa cosa in qualsiasi ambiente."

La discussione approfondisce ulteriormente i vantaggi della produzione virtuale, tra cui una migliore narrazione, convenienza e maggiore efficienza. Gli esperti affrontano anche le sfide, come l'investimento iniziale nella tecnologia e la necessità di personale qualificato. Il futuro della produzione virtuale nel broadcasting è roseo, con i continui progressi tecnologici che promettono esperienze ancora più coinvolgenti e immersive per gli spettatori.