La Casa Bianca ha ritirato la nomina di Jared Isaacman a capo di NASA, creando ulteriore scompiglio nell'agenzia già alle prese con i drastici tagli di bilancio proposti. Una portavoce della Casa Bianca, Liz Huston, ha annunciato la decisione in una dichiarazione a SpaceNews il 31 maggio, affermando che l'amministrazione sta cercando un nuovo candidato. Questo è seguito da un rapporto di Semafor pubblicato nella stessa giornata che prevedeva il ritiro della candidatura.
“L'amministratore di NASA aiuterà a guidare l'umanità nello spazio ed eseguirà l'audace missione del Presidente Trump di piantare la bandiera americana sul pianeta Marte,” ha dichiarato Huston. “È essenziale che il prossimo leader di NASA sia in completo accordo con l'agenda America First del Presidente Trump e un sostituto sarà annunciato direttamente dal Presidente Trump a breve.” La dichiarazione non ha offerto spiegazioni per il ritiro e Huston non ha risposto immediatamente alle richieste di chiarimenti.
L'origine della decisione – se dalla Casa Bianca o dallo stesso Isaacman – rimane poco chiara, sebbene altre fonti indichino che l'amministrazione abbia avviato la mossa. L'industria spaziale è stata colta di sorpresa, poiché Isaacman sembrava pronto per la conferma entro pochi giorni. Il senatore John Thune (R-S.D.) aveva presentato la richiesta di chiusura del dibattito sulla nomina il 22 maggio, aprendo la strada a un voto di conferma nella settimana del 3 giugno. Non c'era opposizione pubblica repubblicana e diversi democratici della Commissione Commercio del Senato avevano sostenuto la nomina.
Isaacman godeva di un considerevole appoggio del settore, con numerose organizzazioni che si battevano per la sua conferma. Ha inoltre ottenuto il sostegno di 28 ex astronauti della NASA e dell'ex amministratore della NASA Jim Bridenstine, che ha definito Isaacman una scelta “incredibile”. Il senatore Tim Sheehy (R-Mont.) ha espresso la sua delusione sui social media, dichiarando: “L'astronauta e imprenditore di successo @RookIsaacman era una scelta forte del Presidente Trump per guidare NASA. Sono stato orgoglioso di presentare Jared alla sua audizione e mi oppongo fortemente agli sforzi per far deragliare la sua nomina.”
Le speculazioni indicano un rapporto teso tra il Presidente Trump ed Elon Musk come potenziale fattore. La decisione è seguita a una conferenza stampa del giorno precedente che ha segnato la fine del ruolo di Musk come dipendente governativo speciale. Isaacman era ampiamente considerato la scelta di Musk per la posizione di leadership della NASA. L'esperienza di Isaacman include la guida delle missioni private di astronauti Inspiration4 e Polaris Dawn per SpaceX.
La tempistica coincide anche con la pubblicazione da parte di NASA dei dettagli sul suo proposto bilancio per l'anno fiscale 2026, che include un taglio complessivo delle spese di circa il 25%, con riduzioni ancora più drastiche nelle aree della scienza, della tecnologia spaziale e di altre aree non legate all'esplorazione. Isaacman, nelle risposte alle domande del Senato ad aprile, aveva espresso preoccupazione per la possibilità di tagli ai finanziamenti per la scienza di quasi il 50%, affermando che “non sembra essere un risultato ottimale”. I documenti di bilancio del 30 maggio hanno confermato questi tagli.