Blue Origin ha eseguito con successo un volo spaziale suborbitale il 31 maggio, inviando sei persone nello spazio a bordo del suo veicolo New Shepard. Il CEO Dave Limp ha sottolineato il duplice scopo della missione: un'impresa redditizia e una preziosa piattaforma di test tecnologici.

Decollando dal Launch Site One nel West Texas alle 9:39 a.m. ora dell'Est, la capsula New Shepard ha raggiunto un apogeo di 105 chilometri prima di atterrare 10 minuti dopo. Questa missione NS-32 ha segnato il 12° volo con equipaggio per New Shepard, trasportando in totale 64 persone nello spazio, inclusi quattro passeggeri che hanno ripetuto l'esperienza. Il volo ha visto in particolare la presenza della prima persona proveniente dalla Nuova Zelanda e della prima dal Panama a raggiungere lo spazio.

Questo è stato il quarto volo New Shepard nel 2024, tre con passeggeri e uno focalizzato su un carico utile che simulava la gravità lunare. Sebbene Blue Origin non abbia rivelato il suo programma di voli per il resto dell'anno, Limp, parlando al Humans to the Moon and Mars Summit, ha confermato l'impegno continuo dell'azienda verso New Shepard. Ha evidenziato la sua redditività e la sua importanza tecnologica. "Prima di tutto, è un buon affare", ha dichiarato. "Esiste una domanda insaziabile là fuori per esseri umani cresciuti pensando allo spazio e che vogliono andare nello spazio, ma è ancora molto difficile da fare in questo momento."

Limp ha inoltre sottolineato che anche se le missioni non fossero finanziariamente lucrative, "continueremmo comunque a far volare New Shepard perché è un ottimo banco di prova". Ha citato esempi come i test avionici per New Glenn e il sistema lidar del lander lunare Blue Moon Mark 1, previsto per il suo viaggio inaugurale entro la fine dell'anno.