Un traguardo significativo nelle comunicazioni satellitari è stato raggiunto con la connessione di successo di un terminale di comunicazioni laser montato su un aereo De Havilland Twin Otter a un satellite Kepler Communications in orbita terrestre bassa. Questa dimostrazione, annunciata il 2 settembre, ha coinvolto un terminale ottico di General Atomics Electromagnetic Systems (GA-EMS) che comunica con un terminale ottico Tesat-Spacecom a bordo del satellite Kepler.
Il test di luglio ha dimostrato l'interoperabilità dei terminali ottici costruiti secondo lo standard Optical Communications Terminal (OCT) della Space Development Agency (SDA) tra diversi fornitori. Questo è fondamentale per la Proliferated Warfighter Space Architecture (PWSA) della SDA, una rete pianificata di centinaia di satelliti che forniscono comunicazioni globali e tracciamento missilistico. L'uso di collegamenti laser, o ottici, offre vantaggi significativi rispetto alle comunicazioni tradizionali a radiofrequenza, fornendo velocità di trasmissione dati più elevate e una maggiore sicurezza contro le interferenze o l'intercettazione. Tuttavia, l'interoperabilità tra i sistemi di vari fornitori è stata storicamente una sfida.
“Questa dimostrazione di comunicazione spazio-aerea di successo rappresenta un miglioramento rivoluzionario nella costruzione di un'architettura spaziale resiliente. Il raggiungimento dell'interoperabilità multi-vendor convalida la leadership della SDA nel settore delle comunicazioni ottiche”, ha dichiarato Gurpartap “GP” Sandhoo, vice direttore della SDA. Gregg Burgess, vicepresidente dei sistemi spaziali di GA-EMS, ha aggiunto: “La dimostrazione ha raggiunto il traguardo per le comunicazioni compatibili con la SDA attraverso i domini aereo e spaziale, ma molto importante ha dimostrato la robustezza dello standard SDA per le comunicazioni tra OCT costruiti da due aziende diverse.”
Questo successo si basa su tentativi precedenti, superando le sfide affrontate nei test precedenti. Kepler ha schierato la sua prima coppia di satelliti relay compatibili con SDA lo scorso novembre, equipaggiati con terminali Scot 80 di Tesat-Spacecom. “Accoppiando le capacità ottiche in orbita di Kepler con l'OCT di GA-EMS, abbiamo dimostrato cosa è possibile quando i sistemi spaziali e aeronautici funzionano senza problemi insieme”, ha affermato Robert Conrad, presidente di Kepler US.
GA-EMS sta ulteriormente sviluppando questa tecnologia, con piani per integrare due terminali ottici nel suo veicolo spaziale GA-75, che verrà lanciato nel 2026, espandendo le dimostrazioni di interoperabilità alle risorse spaziali.